Sistema Nazionale di Valutazione

Il DPR n.80/2013 (Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione) ha disegnato un nuovo quadro funzionale orientato al miglioramento degli esiti formativi degli alunni da realizzarsi attraverso un miglior rendimento complessivo da parte di tutte le istituzioni scolastiche, sulla base di tre assunti di fondo:

– le scuole vanno supportate nell’analisi dell’efficienza dei propri assetti organizzativi e della qualità complessiva del servizio erogato, promuovendo un ciclo di autovalutazione e verifica dei risultati conseguiti;

– vanno favorite la rendicontazione sociale e la comparabilità delle attività delle singole scuole, concentrando gli sforzi su obiettivi ed azioni di miglioramento, con l’aiuto necessario per le istituzioni scolastiche in maggiori difficoltà;

– il sistema deve consentire la valutazione dei dirigenti scolastici, individuando il contributo  da loro offerto per il miglioramento della qualità del servizio delle rispettive istituzioni scolastiche.

L’impegno valutativo cui tutte le istituzioni scolastiche vengono chiamate è costituito da quattro fasi:

1) autovalutazione con redazione di un Piano di miglioramento;

2) valutazione esterna con visita di un Nucleo esterno che può richiedere la ridefinizione del Piano di miglioramento;

3) azioni di miglioramento con particolare attenzione alle relative responsabilità dirigenziali;

4) rendicontazione sociale.

 

La prima fase ha luogo nell’a.s. 2014-15 e ciascun Istituto deve provvedere ad una formale e sostanziale autovalutazione, con l’obbligo di completare l’elaborazione del RAV (Rapporto di autovalutazione) entro il 30 giugno 2015.

Viene richiesto un “coinvolgimento attivo e responsabile delle scuole, fuori da logiche di mero adempimento formale”, che prevede in ogni Istituto la costituzione di un Nucleo di autovalutazione (composto dal dirigente e da alcuni docenti), chiamato  all’elaborazione del RAV ed al coinvolgimento della comunità scolastica.

Il RAV (vedi sotto gli schemi riassuntivi ed il testo di riferimento completo) deve presentare un’analisi dell’Istituto da cui emergano le caratteristiche, i punti di forza ed i punti di debolezza: il dirigente deve esprimere una valutazione in ogni settore ed individuare alcuni obiettivi di miglioramento, che devono obbligatoriamente riguardare gli esiti educativi e didattici conseguiti dagli alunni, indicando i processi sui quali l’Istituto intende intervenire. L’intero RAV (analisi, valutazione attuale, obiettivi e modalità di miglioramento) deve essere poi pubblicato sul Sito di Istituto ed inviato al Ministero: negli anni successivi l’intera politica di miglioramento dell’Istituto e gli esiti effettivamente conseguiti devono essere inoltre oggetto di rendicontazione sociale, con il coinvolgimento cioè dell’intera comunità scolastica.

Nell’elaborazione del RAV il Nucleo del nostro Istituto ha deciso di raccogliere i numerosi dati necessari anche coinvolgendo tramite distinti questionari il personale docente ed i Genitori eletti quali Rappresentanti (nel Consiglio di Istituto e nei diversi Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe).

 

DOCUMENTAZIONE A DISPOSIZIONE:

–      C.M. n..47/2014

–      Direttiva Ministeriale n.11/2014

–      Schema con sintesi struttura del RAV

–      Schema con struttura integrale del RAV

–      Testo ministeriale RAV (Guida all’autovalutazione)

–      Testo ministeriale su Indicatori per il RAV

–      Nota min. n.1738/2015: Orientamenti per  l’elaborazione del RAV